Dopo tre anni faccio un nuovo post solo per pubblicizzare un posto tanto bellino dove parliamo di videogames (ma anche delle nostre esperienze di auto erotismo al campo della banda), ovvero:
http://www.dailyrando.it/
Ok dai, in realtà anche per cercare di far sprofondare i vecchi post; vedi mai che passi qualcuno... -.-''
mercoledì 25 maggio 2011
mercoledì 16 aprile 2008
Elezioni 13-14 Aprile; some days after...
Insomma alla fine non abbiamo vinto, abbiamo STRAvinto!
Bravo Silvio che, a differenza della sinistra, per l'ennesima volta ha saputo leggere negli umori degli italiani ottenendo così una vittoria insperata quantomeno nelle proporzioni.
Un bravo in tutta onestà non può non andare anche a Uolter Ueltroni che è riuscito a traghettare in maniera indolore il grosso della sinistra, fuori dai disatri del biennio Prodiano e che nel contempo si è sbarazzato dei dinosauri comunisti e naziambientalisti.
Gli auguro di rimanere al timone del PD a lungo.
Bravo Berlusconi dicevo, perchè dal giorno del predellino di San Babila in poi, è riuscito a riciclarsi per l'ennesima volta muovendosi in fretta e nella giusta direzione... Mica una sciocchezza per un vecchietto come lui!
Bravissimo anche Fini che, a mio avviso come al solito, ha saputo guardare lontano e non si è fatto troppi problemi nell'ingoiare un boccone amaro in funzione di una prospettiva futura di tutto rispetto per noi di AN.
Adesso però basta darsi pacche sulle spalle; è ora di cambiare veramente la faccia a questo paese e bisogna farlo in fretta.
Sono convinto che il PdL riuscirà a governare meglio di quanto non abbia fatto la CdL nella penultima legislatura (non che ci voglia molto :D ), forte anche del fatto che questa maggioranza non dovrebbe essere schiava dei bizantinismi che hanno sempre ammorbato la politica italiana.
Sperem!
Bravo Silvio che, a differenza della sinistra, per l'ennesima volta ha saputo leggere negli umori degli italiani ottenendo così una vittoria insperata quantomeno nelle proporzioni.
Un bravo in tutta onestà non può non andare anche a Uolter Ueltroni che è riuscito a traghettare in maniera indolore il grosso della sinistra, fuori dai disatri del biennio Prodiano e che nel contempo si è sbarazzato dei dinosauri comunisti e naziambientalisti.
Gli auguro di rimanere al timone del PD a lungo.
Bravo Berlusconi dicevo, perchè dal giorno del predellino di San Babila in poi, è riuscito a riciclarsi per l'ennesima volta muovendosi in fretta e nella giusta direzione... Mica una sciocchezza per un vecchietto come lui!
Bravissimo anche Fini che, a mio avviso come al solito, ha saputo guardare lontano e non si è fatto troppi problemi nell'ingoiare un boccone amaro in funzione di una prospettiva futura di tutto rispetto per noi di AN.
Adesso però basta darsi pacche sulle spalle; è ora di cambiare veramente la faccia a questo paese e bisogna farlo in fretta.
Sono convinto che il PdL riuscirà a governare meglio di quanto non abbia fatto la CdL nella penultima legislatura (non che ci voglia molto :D ), forte anche del fatto che questa maggioranza non dovrebbe essere schiava dei bizantinismi che hanno sempre ammorbato la politica italiana.
Sperem!
giovedì 10 aprile 2008
giovedì 27 marzo 2008
venerdì 25 gennaio 2008
lunedì 17 dicembre 2007
In Italia c'è ancora chi ha dei principi...
...Peccato che solitamente questa gente venga messa al bando o sia costretta ad auto esiliarsi... Il generale della GdF Speciale ne è un fulgido esempio, con le dimissioni date dopo l'annullamento da parte del tar del colpo di spugna bulgaro fatto dal governo(*):
«Questa mia scelta, con la quale auspico di porre fine, nell'interesse del Paese, ad una inutile e vergognosa polemica - si legge nella missiva - è l'ultimo atto che, da militare, intendo fare a servizio della Guardia di Finanza e dello Stato, non desiderando più collaborare con il governo in carica»
(*)Con l'eccezione di Di Pietro, che si rivela ancora una volta uno dei pochi veramente sani li in mezzo.
Ma quand'è che sto baraccone di sinistra-centro si leva dalle palle?
«Questa mia scelta, con la quale auspico di porre fine, nell'interesse del Paese, ad una inutile e vergognosa polemica - si legge nella missiva - è l'ultimo atto che, da militare, intendo fare a servizio della Guardia di Finanza e dello Stato, non desiderando più collaborare con il governo in carica»
(*)Con l'eccezione di Di Pietro, che si rivela ancora una volta uno dei pochi veramente sani li in mezzo.
Ma quand'è che sto baraccone di sinistra-centro si leva dalle palle?
mercoledì 12 dicembre 2007
Islam in Libano
Libano: gli attentati degli ultimi due anni
14 febbraio 2005: Rafik Hariri muore assieme ad altre 20 persone in un attentato dinamitardo contro il suo convoglio di auto a Beirut. Il deputato ed ex ministro Bassel Feleihan, gravemente ferito nell'esplosione, morirà il 18 aprile
2 giugno 2005: il giornalista antisiriano Samir Kassir viene ucciso nell'esplosione di un'autobomba a Beirut. Lavorava per An Nahar, il giornale di cui era direttore e proprietario Jebran Tueni, che sarà poi ucciso in un altro attentato
21 giugno 2005: l'ex segretario del Partito comunista libanese Georges Hawi, esponente antisiriano, viene ucciso nell'esplosione di un'autobomba a Beirut
12 luglio 2005: il ministro della Difesa ad interim Elias Murr viene ferito nell'esplosione di un'autobomba che uccide una persona e causa altri nove feriti
28 settembre 2005: la nota giornalista televisiva May Chidiac, della rete cristiana Ldc, viene gravemente ferita a Jounieh nell'esplosione di una bomba piazzata nella sua auto. Perde un braccio e una gamba
12 dicembre 2005: il deputato cristiano ortodosso Jebran Tueni, proprietario e direttore del giornale anti siriano An Nahar muore assieme a tre guardie del corpo nell'esplosione di un'autobomba
5 settembre 2006: il colonnello Samir Shadeh, capo dell'intelligence della polizia militare, rimane ferito a Sidone nell'esplosione di un ordigno al passaggio dell'auto sul quale viaggiava. Muoiono altre quattro persone, tre agenti della polizia militare e un civile
21 novembre 2006: il ministro dell'Industria, l'esponente cristiano del fronte antisiriano Pierre Gemayel, viene ucciso da un sicario assieme a una guardia del corpo nel quartiere di Jdeideh a Beirut. È il primo di una serie di attentati contro esponenti politici della maggioranza, dopo che i ministri sciiti sono usciti dal governo
13 giugno 2007: il deputato antisiriano Walid Edo, il figlio Khaled, due guardie del corpo e sei passanti vengono uccisi dallo scoppio di un'autobomba a Beirut
19 settembre 2007: il deputato antisiriano Antoine Ghanem viene ucciso assieme ad altre cinque persone dallo scoppio di un'autobomba a Beirut
12 dicembre 2007: il generale François al-Hajj, candidato a diventare capo di stato maggiore delle forze armate libanesi, viene ucciso con un'autobomba a Beirut insieme alla sua guardia del corpo
*
14 febbraio 2005: Rafik Hariri muore assieme ad altre 20 persone in un attentato dinamitardo contro il suo convoglio di auto a Beirut. Il deputato ed ex ministro Bassel Feleihan, gravemente ferito nell'esplosione, morirà il 18 aprile
2 giugno 2005: il giornalista antisiriano Samir Kassir viene ucciso nell'esplosione di un'autobomba a Beirut. Lavorava per An Nahar, il giornale di cui era direttore e proprietario Jebran Tueni, che sarà poi ucciso in un altro attentato
21 giugno 2005: l'ex segretario del Partito comunista libanese Georges Hawi, esponente antisiriano, viene ucciso nell'esplosione di un'autobomba a Beirut
12 luglio 2005: il ministro della Difesa ad interim Elias Murr viene ferito nell'esplosione di un'autobomba che uccide una persona e causa altri nove feriti
28 settembre 2005: la nota giornalista televisiva May Chidiac, della rete cristiana Ldc, viene gravemente ferita a Jounieh nell'esplosione di una bomba piazzata nella sua auto. Perde un braccio e una gamba
12 dicembre 2005: il deputato cristiano ortodosso Jebran Tueni, proprietario e direttore del giornale anti siriano An Nahar muore assieme a tre guardie del corpo nell'esplosione di un'autobomba
5 settembre 2006: il colonnello Samir Shadeh, capo dell'intelligence della polizia militare, rimane ferito a Sidone nell'esplosione di un ordigno al passaggio dell'auto sul quale viaggiava. Muoiono altre quattro persone, tre agenti della polizia militare e un civile
21 novembre 2006: il ministro dell'Industria, l'esponente cristiano del fronte antisiriano Pierre Gemayel, viene ucciso da un sicario assieme a una guardia del corpo nel quartiere di Jdeideh a Beirut. È il primo di una serie di attentati contro esponenti politici della maggioranza, dopo che i ministri sciiti sono usciti dal governo
13 giugno 2007: il deputato antisiriano Walid Edo, il figlio Khaled, due guardie del corpo e sei passanti vengono uccisi dallo scoppio di un'autobomba a Beirut
19 settembre 2007: il deputato antisiriano Antoine Ghanem viene ucciso assieme ad altre cinque persone dallo scoppio di un'autobomba a Beirut
12 dicembre 2007: il generale François al-Hajj, candidato a diventare capo di stato maggiore delle forze armate libanesi, viene ucciso con un'autobomba a Beirut insieme alla sua guardia del corpo
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